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In questo post sul blog ti parlerò di come fare trading con le medie mobili. Prima di procedere con la lettura di questo articolo, se non lo hai già fatto ti consiglio di leggere il post propedeutico: come fare trading con gli indicatori.
Sto creando un vero e proprio archivio di post in modo tale che la community che mi segue qui sul blog, possa avere gli strumenti di formazione di cui necessità sempre a disposizione 24 ore su 24. Quindi dopo aver capito prima di tutto cosa sono gli indicatori per il trading, possiamo andare avanti con le medie mobili.
Alla fine della lettura di questo post, saprai cosa sono le medie mobili e come possono essere usate senza giri di parole deliranti per il trading online. Lettura consigliata fino all’ultima parola. Iniziamo!

Iniziamo!
Come fare trading con medie mobili
Dopo aver trattato gli argomenti di base del trading e degli investimenti, che se il lettore è fresco della materia invito energicamente a studiare li trovi in modo gratuito nei precedenti post qui sul blog, ora posso trattare l’argomento degli indicatori tecnici.
Lo farò in modo semplice e coerente partendo dalla media mobile, argomento di questo post, poi li analizzerò tutti quanti uno ad uno. Ma non farò la solita trattazione dell’argomento così come si può già trovare su altri canali, che trattano l’argomento solo in modo basico giusto per portare traffico al proprio sito internet.
No, qui introduco l’argomento dell’indicatore per dare la possibilità allo studente neofita della materia di farsi un’idea precisa. Poi analizzo l’indicatore in modo statistico per mezzo dei metodi del trading quantitativo con le medie mobili su diversi mercati, in modo tale da offrire degli spunti di approfondimento seri che non si possono trovare, per quanto ne so, da altre parti.
Iniziamo con l’argomento cuore di questo post, l’indicatore delle medie mobili Prima di tutto devi sapere che si tratta di un indicatore molto utilizzato per costruire le strategia di trading sui mercati finanziari, ma la sua costruzione matematica permette all’indicatore stesso di poter essere utilizzato su qualsiasi altro campione di dati per cui si ha a disposizione una serie storica che può essere analizzata.
In statistica la Media Mobile è uno strumento che viene utilizzato per l’analisi delle serie storiche, ma questo strumento viene usato in modo particolare per il trading on line sui mercati finanziari. Infatti tra gli indicatori più importanti possiamo trovare sicuramente questo.
Studio dei prezzi medi
Uno dei ruoli fondamentali che hanno le medie mobili è quello di dare all’operatore una visione dei prezzi medi nel tempo, ovvero una visione che non viene distratta dalla percezione delle fluttuazioni di prezzo improvvise.
In questo modo il trader può “pulire” il mercato dal cosiddetto rumore, rendendo l’interpretazione del grafico più regolare.
Esistono diversi tipi di media mobile che variano in base alla costruzione della formula matematica dell’indicatore stesso, in modo particolare si troveranno spesso tre tipi di indicatore media mobile:
- La Media Mobile Semplice o SMA (Simple Move Average)
- La Media Mobile Esponenziale EMA (Exponential Move Average)
- La Media Mobile Ponderata
La maggior parte degli indicatori presenti sulle piattaforme utilizzano il prezzo di chiusura come dato importante per il loro calcolo, infatti il prezzo di chiusura risulta essere uno dei dati più importanti che si possono leggere sui grafici e nei database dei mercati finanziari.
La media mobile semplice (SMA – Simple Move Average) è quella più facile da calcolare, infatti basta sommare i prezzi di chiusura di un numero N di periodi per poi dividere il risultato per il numero dei periodi stessi presi sotto esame dall’indicatore.
Costruzione dell’indicatore
Per approfondire sul piano matematico il funzionamento di una media mobile si può studiare la sua formula matematica di costruzione, in particolare:

La media mobile risulta essere semplice da calcolare, allo stesso tempo può essere uno strumento molto utile per fare trading.
Infatti con questo indicatore possono essere costruite sia delle strategie trend following che ti tipo mean reverting, ma anche combinazioni di questi due tipi di approcci.
Inoltre le medie mobili, nelle loro diverse varianti e formulazioni possono essere utilizzate sia come trigger di ingresso per le strategie, ma anche come filtro o come target di uscita dalle posizioni di trading.
Insomma si tratta di uno strumento veramente molto utile per il trading, che possiede delle caratteristiche molto versatili.
Avrò modo di approfondire i diversi modi di utilizzare la media mobile nei prossimi contenuti, quindi se non l’hai ancora fatto iscriviti sul blog e seguimi su tutti i social (digita le parole di ricerca dony trader sui social e mi troverai).
I limiti delle medie mobili
Tuttavia questo indicatore presenta un limite che dipende dalla sua stessa formulazione matematica. Il limite sta nel fatto di tenere in considerazione i dati più recenti allo stesso modo di come considera quelli più remoti.
Da quindi la stessa importanza agli eventi passati rispetto a quelli recenti, ovvero tratta i dati di mercato più recenti allo stesso modo di come tratta quelli più vecchi.
Questa cosa potrebbe essere un difetto, ma non sempre infatti a volte può essere vantaggioso.
In un periodo storico dove i mercati sono in continuo cambiamento si potrebbe riscontrare un forte difetto per questo tipo di indicatore tecnico, ovvero quello di tenere in considerazione i dati più vecchi allo stesso modo di quelli più recenti.
Esistono però delle varianti della media mobile semplice che risolvono questo problema, le principali e più conosciute sono la media mobile esponenziale e quella ponderata.
La media mobile esponenziale e quella ponderata risolvono in parte questo problema, dando più peso ai dati recenti rispetto a quelli passati. Infatti nella sua formula matematica (sia la EMA – Exponential Move Average – che la Media Ponderata) si attribuisce un peso maggiore ai prezzi più recenti rispetto a quelli passati.
Punti di forza delle medie mobili
Anche se la media mobile risulta essere uno tra gli indicatori meno complessi, si può verificare che la stessa si posiziona tra quelli più attendibili. Spesso nel trading sono le cose facili a funzionare.
Nell’immagine seguente una rappresentazione delle medie mobili SMA, EMA e Ponderata calcolate sullo stesso numero di periodi . L’immagine è stata realizza per mostrarne la differenza tra i diversi tipi di media mobile messi sono la lente d’ingrandimento per permetterne lo studio.
Numero di periodi applicati per il calcolo delle medie è 10:

Nell’immagine sopra un grafico daily dell’indice S&P 500, con l’applicazione delle medie mobili semplice, esponenziale e ponderata. La media mobile bianca è semplice, quella azzurra è esponenziale e quella rosa è la media mobile ponderata.
Nell’immagine si può notare che tutte e tre i tipi di media mobile si muovono nella stessa direzione, con la differenza che l’EMA e la Media Mobile Ponderata tengono maggiormente in considerazione i dati più recenti della serie storica dei prezzi di mercato.
In modo particolare risulta semplice da notare che delle tre medie, la media mobile ponderata sembra essere la più sensibile agli ultimi dati sui prezzi.
Medie mobili e aspettative
Il metodo comune di utilizzo delle medie mobili è molto semplice, viene generata un’aspettativa rialzista nel momento in cui i prezzi incrociano al rialzo la media mobile ed è vero l’esatto contrario per le aspettative ribassiste.
Nel grafico sopra questo tipo di operatività può aver generato, almeno seguendo la percezione visiva, degli ottimi segnali di acquisto e di vendita. Come si può vedere nell’immagine di seguito:

Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica, infatti bisogna tenere in considerazione diversi fattori come l’ingresso, l’uscita dalla posizione ed il money menagement.
In base al tipo di media risulta possibile visualizzare un’anticipazione del segnale o eventualmente un ritardo, sarà l’esperienza del trader a suggerire in base alle proprie conoscenze e competenze, quale media dovrà essere utilizzata per i propri trade.
Meglio ancora è affidarsi ad uno studio di tipo quantitativo dei dati, per decidere che media tenere in considerazione ed in che modo. Questo tipo di studio è realizzabile con qualsiasi tipo di software che permette di analizzare i dati per mezzo dei backtest.
Medie mobili e velocità
Un fattore molto importante risulta essere la velocità della media stessa, questa dipende dal numero dei periodi con la quale la media viene calcolata. Ovvero i periodi applicato all’indicatore per il calcolo, quindi poi il plottaggio sul grafico, della media mobile stessa.
Esistono diverse tecniche per utilizzare le medie, come l’incrocio tra una media veloce e una media lenta alle quali viene appunto attribuito un numero di periodi diverso.
Si genererà aspettativa rialzista nel momento in cui la media veloce incrocia al rialzo la media lenta, un’aspettativa ribassista quando la media veloce incrocia al ribasso la media lenta. Nell’immagine di seguito un esempio di questa strategia:

Nell’immagine sopra un grafico dell’ S&P 500 a barre daily, con l’applicazione di due medie mobili semplici. Nello specifico la media mobile di colore bianco a 20 periodi e la media mobile azzurra a 50 periodi.
Dall’immagine si può notare che la strategia ha funzionato bene per i trade con aspettativa rialzista e bene anche per un grande trade con aspettativa ribassista, ovviamente questa risulta essere una considerazione realizzata seguendo la percezione visiva, che purtroppo non descrive sempre la verità dei numeri e quindi dei fatti.
Personalmente raccomando sempre di fare un’attenta analisi quantitativa prima di prendere per vero quello che si può “vedere” su un grafico, ovvero percepire graficamente. Questo perché spesso il bagliore di un ultimo periodo di operatività può far prendere all’operatore lucciole per lanterne
Medie mobili ed analisi algoritmica
Giusto per fare un esempio che deriva dalle mie ricerche quantitative personali, lo strumento finanziario nell’immagine precedente è l’indice azionario dell’ S&P 500 che per sua natura strutturale ha un forte bias rialzista.
Il trade short che è andato così tanto bene, rispettando quindi il segnale dell’incrocio delle medie mobili, corrisponde con lo scoppio della pandemia da Coronavirus (Covid – 19).
Per cui tenendo in considerazione la natura rialzista dei mercati azionari, sarebbe stato bene posizionarsi short non tanto per il segnale dell incrocio ribassista delle medie mobili, ma per la pandemia in atto e per le inevitabili conseguenza che la stessa ha avuto sulle economie mondiali.
Detto questo è sempre utile fare una ricerca approfondita con le medie mobili sullo specifico mercato su cui si ha intenzione di fare trading, possibilmente di tipo quantitativo per metterci nelle condizioni di estrapolare dei numeri da analizzare.
Infatti i numeri ed i dati estrapolati da una ricerca sulle medie mobili, per quanto possano essere sempre soggetti ad una interpretazione da parte dell’analista, almeno offrono la possibilità di non affidarsi alle opinioni personali, che per quanto mi riguarda sono nel 99% dei casi sbagliate.
Questo discorso verrà comunque approfondito in un’altra sede, argomento difficile da trattare e non facile da comprendere per chi è entrato da poco nel settore del trading.
Lo farò nelle mie prossime pubblicazioni con descrizioni specifiche di strategie quantitative.
Le medie mobili 200 e 20 periodi
Per il calcolo della media mobile si possono trovare dei numeri di periodi maggiormente significativi, per esempio la media mobile a 200 periodi soprattutto per quanto riguarda il grafico daily che rappresenta la media dei prezzi di contrattazione di circa un anno di borsa.
Questa viene spesso utilizzata per comprendere la natura del trend nel lungo periodo. La maggior parte dei mercati finanziari infatti sono aperti dal lunedì al venerdì cinque giorni a settimana, mentre durante alcune feste rimangono chiusi in diverse sedi borsistiche nel mondo.
La somma di tutti i giorni di contrattazione durante l’anno solare è di circa 200 unità, per questo la media mobile a 200 periodi diventa un punto di riferimento per il trend di lungo periodo sul grafico giornaliero.
Allo stesso modo le medie mobili a 20 periodi, molto più veloce di quella a 200 periodi, assume importanza perché rappresenta la media dei prezzi nelle ultime 4 settimane di contrattazione quindi di circa un mese, sempre considerando un grafico a barre daily.
Questo è il motivo per cui si troveranno spesso degli indicatori settati di default con questo valore, ma attenzione questo valore non è sempre attendibile per tutti gli strumenti finanziari e per tutti i time frame.
Ogni operatore dovrà trovare per la propria operatività i valori migliori da utilizzare. Questi non dovranno essere utilizzati perché risultano di comodo utilizzo visivo sul grafico, oppure perché sono presi a casaccio come si può fare dal barattolo dei numeri della tombola.
Consiglio vivamente di utilizzare determinati valori per un preciso strumento finanziario, valori che derivano da un’attenta analisi di tipo quantitativo.
Se vuoi portare la tua formazione ad un livello successivo ed iniziare sin da subito a fare seriamente con gli investimenti ed il trading online, allora devi leggere e studiare necessariamente il mio NUOVO LIBRO.
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L’importanza dell’esperienza
Se il trader alle prime armi non ha la conoscenza né l’esperienza per individuare tali valori, si potrebbe sempre informare per mezzo di ricerche pubblicate da professionisti del settore.
Infatti si possono reperire con relativa facilità, ricerche approfondite pubblicate da altri trader che hanno fatto il lavoro prima di te.
Per esempio potresti prendere in considerazione il fatto di studiare tutti i miei libri che trovi a questo LINK.
Nell’immagine di seguito un esempio per un grafico finanziario, con l’applicazione delle medie mobili a 200 e 20 periodi. Grafico a barre daily.

Nel grafico finanziario nell’immagine sopra si può vedere il chart per l’indice S&P 500, con l’applicazione delle medie mobili semplici (quindi medie mobili SMA) a 20 e 200 periodi.
Nello specifico la media mobile di colore bianco è quella più veloce, quelle che segue più da vicino la variazione dei prezzi, quindi la media mobile 20. La media mobile semplice a 20 periodi può essere agevolmente utilizzate per individuare la tendenza dei prezzi nel breve periodo di tempo.
Invece la media mobile di colore indaco è la media mobile lenta, ovvero la SMA a 200 periodi che risulta essere molto utile come filtro spartiacque. Infatti la posizione del prezzo nei confronti della media mobile semplice a 200 periodi ci può fornire delle informazioni riguardo la tendenza di lungo periodo.
Osservando l’immagine del grafico sopra possiamo trovare diverse situazioni di mercato con le medie mobili :
- I prezzi si trovano sopra la media mobile 200 e sopra la 20, questa situazione indica una marcata tendenza del mercato.
- I prezzi si trovano sopra la media mobile 200 ma sotto la media 20, questa situazione ci indica che la tendenza di fondo è long ma il prezzo si potrebbe trovare in una fase di consolidazione o rintracciamento.
- I prezzi si trovano sotto la media mobile a 200 periodi e sotto la media mobile a 20 periodi. In questo particolare caso il mercato ci indica che la tendenza di fondo è ribassista.
- I prezzi si trovano sotto la media mobile a 200 periodi ma sopra la media mobile a 20 periodi, in questo caso la tendenza di fondo è ribassista ma il prezzo attuale si potrebbe trovare in una fase si consolidamento o rintracciamento.
Ovviamente le considerazioni dei 4 punti sopra sono indicazioni di carattere generale, che fanno la fotografia attuale delle condizioni di mercato per mezzo delle medie mobili.
Ma per sviluppare un’operatività bisogna studiare le caratteristiche intrinseche e distinte che ogni mercato possiede.
Ergo non possiamo pensare di trattare il future sull’S&P 500 ES allo stesso modo di come trattiamo un cambio valutario sul forex (es. EURUSD).
Medie mobili: Formula matematica
Lo so che tra i miei lettori posso trovare i più esigenti, ovvero tutte quelle persone che vogliono fare sul serio per raggiungere gli obiettivi. Per cui mi sembra doveroso fare almeno una piccola trattazione matematica dell’argomento.
Andiamo a sviscerare la formula matematica della media mobile, in modo tale che ogni volta che questo strumento sarà utilizzato avrete una consapevolezza maggiore, data appunto da una conoscenza più approfondita dello strumento.
Data una serie storica [yₜ], t = 1,2,……., T, contenente i valori osservati di una variabile Y dal tempo 1 al tempo T, siano:
- m₁ il numero dei periodi precedenti a t;
- m₂ il numero dei periodi successivi a t;
- θi il peso da attribuire all’i-esimo valore osservato;
si definisce media mobile al tempo t il valore:

dove:
- k = m₁ + m₂ + 1 è il periodo o l’ordine della media mobile, ed equivale al numero degli addendi.
Una media mobile viene detta:
- semplice se i pesi θi sono tutti uguali a 1 (in tal caso, si tratta di una normale media aritmetica);
- centrata se m₁ = m₂;
- simmetrica se centrata e se θi-m = θi+m per ogni m compreso tra 1 e m₁ = m₂.
Altri utilizzi
Le medie mobili possono essere utilizzate così come già esposto in questo post sul blog, ma bisogna sapere che questo strumento di analisi si presta anche ad altri metodi come i canali di medie.
Infatti le medie possono essere utilizzate anche per generare i cosiddetti canali o envelopes, che non sono altro che delle zone di prezzo intorno ai quali i prezzi stessi oscillano.
Per costruire un canale envelopes si utilizza una sola media mobile e delle bande mobili che si posizionano ad una certa percentuale positiva o negativa intorno alle medie mobili stesse.
Questo è stato il primo metodo per costruire un indicatore che utilizza le bande di prezzo, poi successivamente è nato l’indicatore delle Bande di Bollinger Ⓡ che utilizza la stessa logica delle bande di prezzo, però applicando un’informazione più accurata ovvero quella della volatilità.
Per applicare il concetto della volatilità alle bande di prezzo che oscillano intorno ad una media mobile, John Bollinger ha avuto un’idea geniale ovvero ha utilizzato le deviazioni standard.
In questo modo l’analista può leggere le informazioni della tendenza centrale dei prezzi me le può mettere in relazione alla volatilità del mercato in un determinato momento.
L’indicatore delle medie mobili ha avuto un grande successo negli analisti e nei trader, tanto che sono stati ideate diverse varianti.
Per esempio esistono varianti adattate alla volatilità, che prendono molto in considerazione la volatilità in un preciso momento per la creazione del valore di tendenza centrale.
Oppure esistono delle varianti della media mobile che prendono molto in considerazione gli ultimi valori registrati dai prezzi, per avere una variazione del valore della media molto veloce e molto vicino ai prezzi attuali.
Le medie possono essere utilizzate come:
- Filtro di trend, ovvero per decidere qual’è la tendenza di fondo del mercato e posizionarsi nella direzione dei prezzi. Quindi sfruttare la potenza del trend.
- Obiettivo o target. Ovvero si possono prendere in considerazione livelli di prezzo che si discostano molto dalla tendenza centrale, per puntare ad un ritorno dei prezzi verso un valore medio.
- Generare segnali. Questa è una procedura molto utile soprattutto per tutti quegli strumenti che hanno una comportamento trend following.
Di metodi per utilizzare le medie mobili ce ne sono tanti.
L’utilizzo migliore
Ma allora qual’è il metodo migliore per andare al sodo, ovvero creare una vera e propria strategia di trading per mezzo delle medie mobili?
Al contrario di quello che la moltitudine pensa, non esiste una risposta univoca a questa domanda. Infatti la risposta non è da cercare nell’indicatore della media mobile, ma nelle caratteristiche e nella struttura del mercato.
Ci saranno infatti dei mercati che hanno un marcato comportamento mean reverting, in questo caso l’utilizzo della media mobile sarà più corretto in logica mean reverting (ovvero rientro verso la media).
Le medie mobili in questo caso sarà utilizzato come target di uscita dalla posizione, ed un allontanamento troppo estremo dei prezzi come trigger di ingresso.
Invece in mercati che hanno un marcato carattere trend following, la media mobile potrà essere utilizzato come trigger di ingresso.
Mentre per il punto di uscita dalla posizione si potranno prendere in considerazione elementi temporali (esempio uscita dopo un certo numero di barre), oppure elementi di volatilità (uscita dopo il raggiungimento del 1,2,3 % si rendimento, o ancora in relazione all’indicatore ATR).
È impossibile descrivere l’intera operatività che si può applicare ad una media mobile in un unico post sul blog (anche se molto lungo come questo), forse non sarebbe sufficiente nemmeno un intero libro.
Le immagini dei grafici di questo post, sono state realizzati con la piattaforma ProRealTime.
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Buon lavoro,
– Ivan
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Molto interessante bravo.
Grazie 1000 Dalmazzo