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In questo post uno studio del EMAs Model: Trading algoritmico con le medie mobili esponenziali, ovvero lo studio del trend del mercato per mezzo delle Medie Mobili Esponenziali, tale tipo di studio sarà realizzato per mezzo dei metodi ricerca del trading quantitativo ed algoritmico.
L’anima di questo post sul blog si trova nell’ambizione di far comprendere la struttura del mercato ed il funzionamento degli indicatori messi sotto analisi, per individuare il trend di lungo periodo. Alla fine di questo post saprai come si può trovare il trend del mercato con i mezzi algoritmici più avanzati.
Per onestà intellettuale devo anticipare immediatamente il fatto che non ho inventato nulla di questo studio infatti si possono trovare degli studi simili che possono prendere nomi diversi, in Italia poco e nulla (molto più nulla che poco).

Iniziamo!
Trading algoritmico: La mia ricerca
Ho sicuramente messo del mio per svolgere la ricerca in prima persona, perché la forma mentis del trader quantitativo non può essere quella del fidarsi ad occhi chiusi di quello che dicono altri trader o presunti tali, soprattutto senza testare e senza verificare nulla.
Il trader quantitativo testa tutto il possibile nei minimi dettagli, prima di prendere seriamente in considerazione qualsiasi idea che riguarda una strategia sui mercati finanziari.
Sono diversi i canali in cui si possono trovare studi quantitativi sul trend di questo tipo soprattutto in lingua inglese, per questo motivo non sono riuscito a risalire ad una fonte di cui sono certo da citare. Fatto sta che:
Dopo una attenta lettura di questo post (o meglio uno studio) si conosceranno i principali strumenti per la definizione del Trend di mercato e le relative statistiche che sono il risultato di backtest per il decision EMAs model, con Trading System realizzati con l’utilizzo delle medie mobili su diversi time frame.
Il trend è la direzione attuale che sta cavalcando il mercato, lo stesso può essere rialzista, ribassista o laterale. L’assunto di base risulta essere che operare in modo congiunto al Trend potrebbe aumentare le probabilità di successo per le proprie operazioni di trading.
Negli ambienti dei mercati finanziari è in voga da tantissimo tempo una celebre frase ovvero:
“Trend Is Your Friend”
Se non conosci questa frase o non l’hai mai sentita molto probabilmente sei a digiuno della materia, quindi ti consiglio di studiare seriamente prima di fare qualsiasi azione sui mercati finanziari. Se sei ai primi passi con il trading algoritmico, allora potresti prendere in considerazione il fatto di leggere il mio libro sui Trading System che trovi a Questo Link.
Prima di tutto il rischio
I mercati finanziari sono la sede naturale del rischio e sono il modo migliore per separare una persona non preparata ad affrontare i mercati dai propri denari, quindi prima di fare qualsiasi azione a mercato se desideri veramente farla formati e fallo seriamente.
Infatti il 90% dei trader perdono soldi sui mercati, questo è possibile perché la maggior parte dei trader perdenti non hanno le conoscenze, ma anche le competenze, necessarie per poter fare trading in modo del tutto indipendente.
Sui mercati finanziari si può fare trading su una moltitudine di strumenti tra cui Indici, Azioni, Commodities, Forex ecc.
In modo particolare l’andamento di un Indice normalmente indica la direzione della maggior parte delle Azioni che lo stesso contiene nella sua costruzione e ponderazione, nello specifico più del 90% delle Azioni contenute nella realizzazione dell’indice potrebbero seguire il Trend dello stesso.
Questo potrebbe significare che alla luce di un forte Trend Rialzista di un Indice, la scelta di 10 titoli presenti nell’Indice stesso, potrebbe portare ad una probabilità molto alta, e comunque molto vicino all’intervallo di valori che si trova intorno al 90%, di ottenere un rendimento nella direzione del trend.
Questo non è un fattore affatto da sottovalutare, anzi è un ottimo punto da cui partire per approfondire la ricerca in modo sempre più capillare.
Ma allo stesso tempo non è detto che il 90% delle azioni segua il trend, sia per un fattore legato puramente alla probabilità che alla scelta soggettiva più o meno accurata dei titoli, che potrebbe essere realizzata nel paniere oggetto di analisi.
Ma questo è un altro discorso che merita di essere trattato anch’esso in modo approfondito.
Vuoi imaparare a fare delle analisi serie sui mercati?
Vuoi operare con i crismi del metodo scientifico (o almeno in modo simile) e saper veramente fare ricerca sui mercati?
Analisi del trend
L’analisi del Trend può essere scomposta in diversi ordini temporali:
- Breve termine
- Medio termine
- Lungo termine
In modo particolare il breve termine si potrebbe definire come un arco temporale che va da giorni a settimane, il medio termine da settimane a mesi ed in fine il lungo termine da mesi ad anni di contrattazioni.
Inoltre le considerazioni riguardo i Time Frame possono essere notevolmente ridotte sulla base dell’operatività del Trader, infatti un Day Trader potrebbe arrivare a considerare archi di tempo più piccoli che possono arrivare a minuti.
Allo stesso tempo bisogna tenere presente che nelle analisi risulta essere vantaggioso prendere come riferimento almeno tre ordini temporali: Lungo, Medio e Breve.
Il tipo di operatività personale del Trader detterà l’ampiezza degli ordini temporali, se non sai cos’è un time frame puoi digitare la parola chiave su google e trovare centinaia di siti che spiegano l’argomento.
Poi torna qui per studiare gli argomenti in modo più serio ed approfondito, cosa che invece non troverai su altri blog.
Risulta utile considerare il fatto che il Trend dominante può essere molto importante, mentre i Time Frame più piccoli possono essere intercettati in anticipo.
In altre parole, il Trend principale potrebbe essere preso come riferimento strategico, mentre ordini temporali più piccoli possono essere utilizzati per la generazione di aspettative nell’operatività a termine più breve.
Trading Algoritmico: Decision EMAs Model
In questo post discuterò della tendenza a lungo di termine e di come questa può essere individuata per mezzo delle medie mobili, nello specifico delle Medie Mobili Esponenziali (EMA).
Darò un nome allo studio che porterò avanti, per creare un ancoraggio psicologico e far ricordare al lettore nel tempo i principi. Infatti quando dei principi o delle teorie, sono associate a dei nomi oppure a delle immagini diventa più semplice ricordare gli stessi.
Decision EMAs Model: Studio Quantitativo del Trend con l’utilizzo delle Medie Mobili Esponenziali
La scelta delle medie mobili esponenziali, rispetto a quelle semplici, è stata portata a termine per il fatto che quest’ultime tendono a tenere, nella loro costruzione matematica, più in considerazione i prezzi recenti rispetto alle medie mobili semplici (SMA).
Le medie mobili possono essere utilizzate per l’individuazione del trend per mezzo del loro cross (incrocio), che può risultare rialzista o ribassista.
Seguendo la logica proposta in questo post sul blog, per l’analisi di un Time Frame che sarà considerato come lungo verranno utilizzati grafici mensili con l’applicazione di due medie mobili e nello specifico una veloce ed una lenta come di seguito:
- EMA veloce a 5 periodi
- EMA lenta a 10 periodi
La EMA veloce risponderà più rapidamente alle variazioni del prezzo rispetto alla media lenta, per via del minor numero di periodi presenti nella sua stessa costruzione matematica.
Il Trend può essere individuato per mezzo della posizione delle EMA, nello specifico se la EMA veloce si presenterà con valori superiori alla EMA lenta la configurazione potrà essere risolta come un Trend rialzista, l’esatto contrario per un Trend di tipo ribassista.
Questo concetto del trading algoritmico non sempre funziona alla perfezione, infatti gli indicatori potrebbero generare dei false aspettative, che diventano di numero maggiore al decrescere del Time Frame preso sotto analisi.
Ricordo al lettore che gli indicatori tecnici per il trading algoritmico, sono costruiti sui prezzi passati e per tale motivo non possono fare altro che arrivare in ritardo sulle attuali condizioni di mercato.
In modo particolare le medie mobili fanno parte di quella categoria di indicatori di Lag, ovvero che arrivano in ritardo rispetto alla formazione dei prezzi.
Questo è uno dei motivi per cui l’indicatore perfetto con la funzione di “pillola magica” non può esistere, anche se ne esistono di più reattivi. In questo post tuttavia studiamo le medie mobili esponenziali per il trading algoritmico.
Nell’immagine di seguito si possono osservare i fenomeni descritti:

I cambiamenti di trend
Nell’immagine risulta possibile individuare i cambiamenti del Trend sul grafico mensile in seguito all’incrocio delle medie mobili esponenziali.
Allo stesso tempo risulta verificabile che le aspettative generate dall’incrocio non sempre sono state rispettate, in particolare modo nei periodi tra il 2011 e 2012 e tra il 2015 e 2016.
Di conseguenza a quanto detto diventa intuitivo il fatto che le medie mobili esponenziali, non risultano essere degli strumenti magici per guadagnare denaro sui mercati finanziari.
Nella mia esperienza sui mercati finanziari non ho mai trovato uno strumento che funziona nel 100% dei casi e non credo proprio possa esistere.
Gli incroci delle medie mobili possono fornire delle buone aspettative sulla strutturazione del trend soprattutto quando si parla di time frame più grandi, tuttavia si possono prendere in considerazione altri fenomeni, per esempio i momenti in cui i prezzi attraversano le medie mobili.
Le parole possono essere belle tuttavia sono i numeri che possono permettere di interpretare i dati, quindi di seguito ho costruito un Trading System realizzato a scopi di ricerca e didattici, quindi non operativi, che presenta le seguenti regole d’ingresso e di uscita:
Setup per aspettative rialziste grafico mensile:
Entry: EMA 5 crossover EMA 10
Exit: EMA 5 cross under EMA 10
L’esatto contrario per le posizioni con aspettativa ribassista.
Tale setup produce (in via puramente teorica) i seguenti dati, partendo dall’equity line per arrivare alle statistiche:



I grafici , i report e le statistiche di questo post sono state realizzate con la piattaforma ProRealTime.
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Il backtest
I dati forniti dal backtest per il trading algoritmico possono suggerire che il metodo di definizione del trend per mezzo delle EMA su grafico mensile risulta essere molto utile appunto per individuare il trend, tuttavia si tratta di un set up troppo grezzo per essere utilizzato come un trading system da mettere in portafoglio.
Il sistema risulta valido il 54,76% delle volte e presenta un ottimo Average Trade di 6320,40$ (guadagno medio per ogni trade), rimane a mercato il 94,81% del tempo tuttavia il fattore di Drawdown risulta essere molto incisivo.
Giova precisare il fatto che il sistema presenta delle annate che offrono solo rendimenti negativi, quindi nonostante la Equity Line tendenzialmente positiva utilizzare questo sistema per fare trading algoritmico metterebbe a dura prova i nervi di tanti Trader.
Infatti non è un trading system ma un modello di ricerca per lo studio del trend per mezzo del trading algoritmico.
Personalmente non utilizzo mai sistemi così grezzi, tuttavia questo studio fornisce dei riscontri teorici veramente considerevoli, soprattutto per quanto riguarda la definizione del Trend!
Graficamente si possono catturare altri elementi utili per la definizione della tendenza, come possono essere gli incroci del prezzo con le medie mobili o la tendenza relativa delle due medie considerate nel loro insieme (per esempio l’inclinazione di una media rispetto all’altra).
Infatti, nei casi in cui le due medie si muovano con la stessa tenenza (aspettativa rialzista o ribassista), allora il filtro relativo delle due medie mobili esponenziali considerato nel loro insieme può essere valido.
Tuttavia non sono poi così rare le situazioni in cui le due medie si muovono in controtendenza, questa casistica in particolare riduce la forza dell’ipotesi della tendenza principale dei prezzi.
Infatti segnali contrastanti per questo modello potrebbero rendere neutra la definizione del trend per mezzo del Decision EMAs Model.
Un altro caso importante da tenere in considerazione è quello in cui le medie si muovono entrambe nella stessa direzione, ma il prezzo incrocia almeno una delle due medie in tendenza contraria, che seppure di rara realizzazione non rafforza di certo l’ipotesi del modello decisionale basato sulle EMAs.
Da questo ne evince che il modello della tendenza risulta essere nella sua forma teorica più rappresentativa nella casistica dettata dalle seguenti condizioni.
Condizione per le aspettative rialziste:
- Valore del prezzo superiore ad entrambe le medie
- Media veloce presenta un valore superiore alla media lenta
- Le due medie mobili presentano una tendenza del movimento al rialzo
- L’esatto contrario per le aspettative ribassiste.
Ancora un’altra cosa…
La EMA a 10 periodi sul grafico mensile è, quantitativamente parlando, molto vicina alla EMA 40 per il grafico settimanale, mentre la EMA a 5 periodi sul grafico mensile alla EMA a 20 periodi sul grafico settimanale, il tutto considerando archi temporali mensili teorici di 4 settimane.
Anche se i più pignoli potrebbero obiettare questa affermazione, in linea di massima i valori presenti sono quelli e dato che la precisione assoluta non esiste, soprattutto sui mercati finanziari, le loro obiezioni si fermerebbero a mere disquisizioni filosofiche.
Ora però cerchiamo di essere concreti.
Cosa sarebbe successo se avessimo considerato lo stesso modello di definizione del trend sul grafico Weekly?
Si sarebbe potuto anticipare la formazione del trend con vantaggi dovuti al timing (giocare di anticipo)?
Lo vediamo nei backtest di seguito.
Setup per aspettative rialziste grafico settimanale:
- Entry: EMA 20 crossover EMA 40
- Exit: EMA 20 cross under EMA 40
- L’esatto contrario per le posizioni con aspettativa ribassista



I risultati
Questo ramo del trading e degli investimenti può essere difficile da affrontare e da capire se non si hanno le basi, per questo motivo ti consiglio di studiare il mio libro sui Trading System che trovi a questo link.
I dati forniti dal backtest nel complesso risultano essere migliorati, infatti migliora il fattore di guadagno realizzato e migliora l’average trade, tuttavia il drawdown risulta essere peggiorato.
Il “miglioramento complessivo” molto probabilmente deriva dal fattore di anticipazione che ovviamente le barre Weekly possono avere su un grafico a barre mensili.
Tuttavia, visto in un contesto che prevede il calcolo dell’errore per i test, bisogna osservare il fatto che i dati risultano essere relativamente molto simili.
Questo è probabilmente dovuto al fatto che la scelta dei valori attribuiti alle medie mobili, anche se per time frame differenti, in qualche modo risultano essere molto simili.
Il che significa che entrambi i modelli possono essere utilizzati allo stesso modo per la definizione del trend in atto, con il vantaggio presentato dal grafico settimanale per quanto concerne l’anticipazione della formazione del trend.
Se i dati possono aver portato alla luce l’effetto di anticipazione per quanto riguarda il passaggio dal grafico mensile a quello settimanale, che cosa succederebbe se prendessimo in considerazione il grafico con barre Daily?
La EMA a 10 periodi sul grafico mensile si avvicina molto alla EMA 200 per il grafico Daily, mentre la EMA a 5 periodi sul grafico mensile alla EMA a 100 periodi su grafico Daily.
Queste considerazioni sono state realizzate partendo dal fatto che, un mese di contrattazioni contiene circa 20 sedute borsistiche.

Ulteriori spunti
Non vi posso regalare tutto per questo non ho dettato tutte le condizioni per la ricerca, ma comunque non si tratta sicuramente di un sistema pronto per essere utilizzato in quanto risulta essere molto grezzo, però sicuramente un ottimo inizio per lavorare seriamente.
Ci sono ancora molte persone molto scettiche riguardo l’utilità dei modelli quantitativi per il trading algoritmico, parlo anche di persone del settore. Tuttavia in un anno come quello del 2020 che ci siamo lasciati alle spalle, anche dei veri pesci grossi della finanza come Warren Buffett, sono stati battuti alla grande dai fondi di investimento come quello di Jim Simons.
Detto questo per me il trading algoritmico rimane la strada migliore per battere il mercato. Perché è questo il vero senso del trading, se per esempio il mercato americano dell SP500 fa in media il 13,5% all’anno (vedi i rendimenti degli ETF SPY negli ultimi 10 anni), il trader deve fare il mazzo a stelle e strisce agli investitori di lungo termine, altrimenti non ha senso fare trading e sarebbe molto meglio investire.
Il 90% dei trader perde sui mercati, se questi stessi investissero i propri denari in un ETF con un’ottica di lungo periodo sarebbero sicuramente molto più performanti. Non è che sia tanto difficile, dato che perdono. Almeno in questo modo si potrebbero liberare da diversi rischi, il cui primo è quello dettato dall’incompetenza.
Ci sono diversi modi di utilizzare le medie mobili, si possono utilizzare come indicatori di trend following, quindi per cercare di determinare la direzione di un possibile trend. Ma si possono utilizzare anche in ottica mean reverting, ovvero per individuare i punti in cui il prezzo è troppo “strecciato” e quindi può essere possibile che si verifichi un ritorno verso il valore centrale.
Già è solo un equity line come quelle che si possono vedere in questo, è molto ma molto meglio di quella che genera un trader della massa. Però devo ammettere che la pagnotta a casa, per quanto mi riguarda viene dai sistemi mean reverting, o meglio ancora da ibridi tra trend following e mean reverting.
Cos’è un sistema ibrido di trend following e mean reverting?
Un sistema di trading algoritmico che cerca delle estensioni di prezzo nella direzione opposta al trend, ma che si vuole posizionare nella direzione del trend stesso ed ha come obiettivo una valore di tendenza centrale. Questi sono i sistemi che preferisco.
Ecco l’ho detto alla fine del post perché è giusto che ad un’informazione così di qualità arrivino solo i più determinati e tenaci, solo chi ha la volontà di leggere fino in fondo deve poter accedere a queste informazioni. Ed è giusto così.
Noi prossimi post inizierò a sviscerare il mondo degli indicatori, uno alla volta li tratterò tutti. E non scriverò solo post sul come si chiama l’indicatore e sul come viene utilizzato secondo la concezione comune, no prenderò ogni indicatore ed troverò delle interessanti applicazioni operative con i metodi del trading algoritmico su diversi mercati.
Quindi non perderti nessun post qui sul blog perché potresti trovare uno studio o una ricerca che ti darà l’ispirazione, e sostienimi sui social, scaricando le mie risorse gratuite e condividendo sui social o con i tuoi amici i miei post.
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Conclusioni:
Il Decision EMAs Model risulta essere un sistema per intercettare la tendenza del mercato basato su due medie mobili esponenziali che si presenta nella sua utilità per archi di tempo lunghi, infatti viene realizzato su grafico mensile.
Utilizzare le EMA 5,10 per l’analisi della tendenza può risultare di grande utilità, tuttavia possono essere assegnati alle medie mobili valori diversi, in questo caso anche i valori delle medie dovrebbero essere misurati per mezzo di programmi di metrica per il trading online tramite backtest appropriati.
Nel caso in cui si decidesse di utilizzare valori differenti bisogna fare attenzione a non scegliere valori troppo ottimizzati, per non ottenere un’analisi che va in Over fitting.
Il presente non è un trading system ma può risultare molto utile per il miglioramento del trading discrezionale, infatti può essere utilizzato come filtro di tendenza principale. Inoltre, tale concetto può essere implementato come filtro per la costruzione di un trading system automatico.
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Buon lavoro,
– Ivan
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