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In questo post sul blog DonyTrader.com parleremo di come fare il trading con il trend, ovvero di come mettersi dalla parte del mercato ogni volta che vogliamo costruire la nostra posizione di trading online.
Dopo la lettura completa di questo post sarai completamente informato su cosa è un trend nel trading, e come puoi sfruttare queste informazioni per aumentare le probabilità di metterti nella direzione giusta del mercato in modo tale da poter guadagnare dal tuo investimento.
Questo argomento è importantissimo e deve essere studiato e capito, perché si tratta di un pilastro cardine alla base delle strategie di trading più profittevoli. Quindi se hai compreso bene il preambolo, siamo pronti Iniziamo!

Iniziamo!
Cos’è il trend
Il Trend rappresenta uno dei pilastri dell’analisi tecnica, infatti si tratta del concetto secondo il quale un mercato si muove attraverso dinamiche osservabili e verificabili nella sua forza primaria.
Si tratta di un’informazione non di poco conto, infatti questa interpretazione offre una visione di prevedibilità dei movimenti futuri. Ed il trading online sui mercati finanziari si basa proprio su questo, ovvero sulla capacità e sulla possibilità di poter prevedere la direzione futura del mercato.
In altre parole il concetto di trend riassume la forza primaria che imprime una direzione al movimento dei prezzi di mercato, che può essere rialzista, ribassista o laterale.
Sempre secondo tale concetto la forza primaria che forma il trend va sfruttata a favore dell’operatore per trarre profitto dalle operazioni.
A tal proposito esistono teorie contrastanti, in particolare la teoria del “random walk” esprime l’esatto contrario ritenendo che il mercato sia completamente imprevedibile ed erratico. Ma se il mercato fosse completamente imprevedibile, ogni tecnica di trading ma anche di investimento non avrebbe nessun motivo di esistere.
Invece possono essere messi in evidenzia numerosi casi di studio di investitori e trader di successo, che non solo hanno battuto con regolarità le performance di mercato ma lo hanno fatto anche con un metodo ben preciso e ripetuto nel tempo. Questo dimostra che i mercati non sono efficienti come propongono altre teorie.
In questo post sul blog verrà trattata in sintetico questa teoria, per dare al lettore l’insieme di nozioni da prendere in considerazione per poter capire che la complessità dei mercati non può essere riassunta in pochi concetti, ma necessita di una visione a 360° che integra concetti e teorie differenti.
La storia del trend
Uno dei pionieri di tale concetto “Il Trend” è stato Charles Dow, l’ideatore del famoso indice azionario americano Dow Jones Industrial.
Già alla fine dell’Ottocento aveva studiato l’andamento dei prezzi giungendo a formulare la teoria che costituisce ancora oggi uno dei pilastri dell’Analisi Tecnica.
Partendo dall’osservazione dell’andamento delle maree e intuendo interessanti analogie con l’andamento dei prezzi del mercato, prosegui con la postulazione della sua teoria:
“Così come la marea avanza, retrocede per poi spingersi di nuovo più avanti in un processo continuo ed invertibile, anche il mercato si muove con un andamento molto simile”
(Charles Dow)
In questo modo possiamo identificare dei trend crescenti, con massimi e minimi sempre più marcati. Trend decrescenti dove possiamo individuare massimi e minimi decrescenti.
Il discorso continua con la divisione ovvero la frammentazione dei trend maggiori in trend più piccoli, contenuti nel trend principale, ovvero dei trend più piccoli contenuti in trend più grandi.
Secondo Dow esistono tre tipi principali di trend:
- Il major trend, ovvero il trend principale che può durare anni
- Il medium trend, ovvero il trend intermedio che può durare mesi
- Il minor trend, ovvero il trend minore che può durare settimane
Da qui la similitudine con il major trend assimilabile alla marea, il medium trend alle onde ed il minor trend ai frangenti delle onde. Una sorta di matriosca fatta di onde, ovvero di cicli di mercato dal più grande al più piccolo, con il ciclo più grande che contiene il più piccolo.
Trend e time frame
Il discorso ovviamente diventa relativo all’orizzonte temporale utilizzato dal trader, ovvero al time frame utilizzato.
Per un Day Trader (un trader che opera durante la giornata e che spesso apre e chiude le sue posizioni nella giornata stessa), il major trend può essere raffigurato nel grafico Daily (grafico giornaliero), il medium trend nel grafico orario e così via fino ad arrivare al time frame a 5 minuti.
Seguendo questa teoria il trader dovrebbe seguire la direzione del trend principale relativamente all’orizzonte prescelto, non dovrebbe quindi andare contro corrente (in linguaggio tecnico: contro trend) per cercare di catturare i rimbalzi o rintracciamenti.
Sul piano grafico il trend viene identificato per mezzo di strumenti grafici come una linea retta o un valore di tendenza centrale come può essere una media mobile. Ci sono diversi modi per identificare il trend ma i metodi più utilizzati sono quelli che utilizzano gli indicatori:
- Una Trend Line
- Una Media Mobile
- Un’ Oscillatore
Nelle immagini di seguito sono illustrati e descritti i metodi principali per individuare un trend in atto, appunto con le trend line, con le medie mobili e con l’utilizzo degli oscillatori (nel caso specifico di seguito con l’indicatore RSI uno degli indicatori che preferisco in assoluto).

Esempio di analisi del trend
Nell’immagine sopra un grafico del cambio EUR/USD mercato spot con barre daily. Per descrivere il concetto di trend line ne ho disegnata una sul grafico, guardando l’immagine si può facilmente capire che la trend line è quella di colore giallo.
Unendo i massimi di periodo la trend line denota un trend ribassista dello strumento finanziario messo sotto analisi, allo stesso modo se il trend fosse stato rialzista si sarebbero uniti i minimi di periodo e la trend line avrebbe così ottenuto un angolo di inclinazione inverso, denotano un trend rialzista.
Detto questo possiamo continuare dicendo che la trend line è un ottimo strumento per marcare il trend che si è già verificato, quindi un argomento sicuramente da trattare per concentrare l’attenzione al cuore di questo post dove parlo appunto del trend.
Riguardo le trend line ci sono state numerose polemiche, soprattutto sul lato della discussione che parla del fatto se le stesse possono essere utili o meno per il trading operativo.
Lo scetticismo riguardo l’utilità lato operativo di questo strumento dipende dal fatto oggettivo, che se si fanno disegnare sullo stesso grafico 10 trend line a 10 trader diversi gli stessi disegneranno trend line diverse, andando a toccare con la linea i massimi ed i minimi per loro più importanti.
Questo problema è stato poi risolto da un famoso trader che si chiama Thomas Demark, che nel suo libro: New Market Timing Techniques, descrive un modo codificato e quindi anche codificabile in un linguaggio di programmazione per poter effettuare i backtest, il modo in cui devono essere tracciate le trend line.
Thomas Demark segna le trend line prendendo il grafico da destra verso sinistra (quindi mai il contrario), andando a toccare i massimi ei minimi utilizzando un numero di periodi prestabilito.
Cmq non essendo questo un post sulle tecniche operative di Demark, andremo avanti con l’argomento chiave di questo articolo parlando di un altro metodo per denotare il trend, ovvero l’utilizzo delle medie mobili.
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Trend e medie mobili
Nell’immagine di seguito un esempio di come possono essere analizzati i trend di mercato, servendosi di un indicatore quantitativo come la media mobile semplice SMA.

Nell’immagine sopra un grafico a barre daily per lo strumento finanziario EUR/USD mercato spot, dove sono state inserite le due medie mobili semplici SMA più famose nel nel mondo del trading e della borsa, anche tra gli operatori istituzionali.
Sto parlando delle medie mobili semplici a 200 e 50 periodi, ovvero delle medie mobili per cui il calcolo in base al numero dei periodi denotano il trend di lungo periodo e di medio periodo. Nel grafico i colori delle medie mobili sono i seguenti:
SMA 200 – Colore Viola
SMA 50 – Colore Gold
Nel grafico si può vedere come i prezzi battono le loro quotazioni per la maggior parte del tempo sopra la media mobile 200, solo nella parte iniziale e finale del grafico i prezzi battono sotto la SMA 200.
In ottica dell’analisi del trend del mercato questo significa che, il mercato ha denotato un trend ribassista nella parte iniziale e finale del grafico, mentre nella parte centrale ed anche la fase più lunga in relazione ai periodi di tempo analizzati, il mercato ha mostrato forza seguendo un trend rialzista.
Codificando queste informazioni con un schema specifico possiamo dire, che quando i prezzi dello strumento finanziario messo sotto analisi battono sopra la SMA 200 possiamo definire il trend rialzista, mentre quando i prezzi battono sotto la SMA 200 possiamo definire i prezzi come ribassisti.
Golden cross- Incrocio della morte
Ora analizziamo il mercato dando risalto alla media mobile a 50 periodi. Essendo la SMA 50 più corta nel calcolo dei periodi, l’indicatore della media mobile che sul grafico è quella di colore gold, risulta essere più vicina ai prezzi di mercato ma anche più reattiva ai cambiamenti del prezzo stesso.
Questa caratteristiche di maggiore vicinanza alle quotazioni, ma anche di maggiore reazione alle variazione delle stesse, ci permettono di definire l’indicatore della SMA 50 con un ottimo filtro per il trend di medio periodo.
Di conseguenza possiamo definire il nostro trend long quando i prezzi battono sopra la SMA 50 e short quando il prezzi battono sotto la stessa.
Un altro argomento importante da tenere in considerazione quando si analizza il trend del mercato servendosi delle medie SMA 200 e SMA 50 è il cosiddetto:
GOLDEN CROSS o INCROCIO DELLA MORTE
Il Golden Cross non è altro che il momento in cui la SMA 50 incrocia al rialzo la SMA 200, ed il mercato si aspetta quindi un buon aumento delle quotazioni con profitti più corposi per tutti gli operatori che sono posizionati long.
I prezzi con ogni probabilità battono le loro quotazioni sopra la SMA 50 già da qualche tempo iniziando a costruire quello che potrà essere un nuovo trend al rialzo, ma essendo il mercato erratico ed in preda alle emozioni e la psicologia di massa, dal punto di vista quantitativo in molti aspettano che la SMA 50 incroci al rialzo la SMA 200 creando appunto l’incrocio dell’oro.
In questo caso specifico troveremo i prezzi che battono sia sopra la SMA 50 che sopra la SMA 200, con il golden cross già verificato ovvero con la SMA 50 che ha incrociato al rialzo la SMA 200 e con la pendenza di entrambe le medie che puntano a nord. Questo è un ottimo segnale di forza del mercato.
L’incrocio della morte prevede le stesse caratteristiche del Golden Cross, ma con prospettive capovolte. Ovvero quando il mercato diventa ribassista e continua imperterrito a dimostrare debolezza, arrivando a far incrociare al ribasso le due medie mobili.
Le medie mobili possono essere utilizzate oltre che per identificare il trend, anche per costruire dei veri e proprie modelli di trading e strategie. Ne ho già parlato in questi articoli qui sul blog che ti invito a leggere:
- Medie mobili: Come fare trading intelligente
- Trading algoritmico con le medie mobili esponenziali
- Come fare trading sulle azioni con il trend
Indicatore RSI e trend
Ora andiamo avanti nella discussione di questo lungo post con l’argomentazione della descrizione di un trend con l’oscillatore RSI.

Nell’immagine sopra sempre il nostro grafico a barre daily del cambio EUR/USD mercato spot. Al grafico è stato applicato l’oscillatore RSI calcolato su un numero di periodi di 12 barre. Utilizzeremo l’RSI per individuare le fasi di trend ribassista e rialzista.
L’oscillatore RSI ha un campo di variazione tra i livelli 0 e 100 dell’indicatore stesso e viene plottato in un campo apposito sotto il grafico dei prezzi. Nell’immagine sopra possiamo vedere l’oscillatore RSI nella parte inferiore del grafico come una linea frastagliata di colore azzurro.
Come ho già detto l’oscillatore può variare i suoi valori in un campo tra 0 e 100 e questa sua caratteristica dipende dalla formula matematica utilizzata per la sua stessa costruzione. La formula per la costruzione dell’oscillatore è un algoritmo.
Questo indicatore è per sua natura molto versatile e può essere utilizzato sia per identificare le zone di prezzo grande estensione, quindi ipervenduto e ipercomprato, ma anche per lo studio e l’analisi del trend.
In modo particolare per le nostre esigenze di individuazione e descrizione del trend, applicheremo un valore medio dell RSI, ovvero il valore 50 che si trova a metà del campo di oscillazione dell’indicatore ed utilizzeremo il valore 50 per identificare il trend nel seguente modo:
RSI > 50 – Trend Rialzista
RSI < 50 – Trend Ribassista
Quindi con un colpo d’occhio possiamo identificare il trend del mercato nonché la sua forza relativa. Guarda il grafico sopra per comprendere meglio questo concetto.
Sono stati costruiti anche dei trading system sulla base di questo concetto, che devo dire funzionano meglio sulle barre settimanali. Inoltre questo metodo quantitativo per l’individuazione del trend può essere utilizzato anche in modalità filtro per la costruzione di trading system completi.
L’importanza di fare pratica
Ora dopo aver conosciuto i metodi quantitativi per identificare il trend, un ottimo esercizio che può essere fatto è quello di aprire la propria piattaforma di trading ed iniziare a fare pratica con i concetti appresi.
Ma non prima di aver letto completamente questo post, dove ho intenzione di portarti ulteriori nozioni che arrivano dalla letteratura classica dei mercati finanziari.
Ma perchè conoscere e saper individuare il trend è così importante?
Perché operare nella direzione del trend offre un vantaggio statistico molto importante, che potrà permettere di essere profittevoli nella propria attività di trading nel lungo periodo.
Una delle regole storiche degli analisti tecnici e del trading in generale si riassume nella seguente frase in lingua inglese:
“Trend in Your friend”
Che indica la tendenza che dovrebbe avere il trader nello stare sempre dalla parte della direzione principale dei movimenti, ovvero nella direzione della forza quindi non andare mai contro trend.
Personalmente ritengo che questo concetto non può essere sempre vero, quindi deve essere argomento di analisi ed essere approfondito prima di trarre conclusioni semplicistiche ed affrettate.
Una trend line rialzista individua dei livelli di supporto sempre più alti, invece la trend line ribassista fa il contrario ovvero individua livelli di resistenza via via più bassi. In questo caso si parla di supporti e resistenze di tipo dinamico.
Spesso sul grafico si possono trovare conferme di questa teoria, mentre altre volte si può trattare di pura illusione ottica e distorsione cognitiva. Tuttavia la rottura di una trend line può generare fenomeni di bias dove sono possibili le formazioni di:
- Inversioni di mercato
- Ritracciamenti
- Congestioni
Per inversione di mercato si intende l’esaurimento di un movimento del prezzo in una direzione e l’inizio di un movimento nella direzione opposta. Per esempio nel caso in cui il mercato abbia esaurito la forza rialzista, il prezzo potrebbe prendere la direzione ribassista dopo l’esaurimento del trend.
Per rintracciamento si intende una breve correzione del prezzo che inizialmente aveva un movimento deciso in una determinata direzione, per correggere nel breve termine e riprendere poi la direzione iniziale.
In fine per congestione si intende lo stazionamento del prezzo su livelli che si possono delimitare in un range, per un determinato periodo di tempo.
Rapporti causa effetto
Da notare che in ogni movimento del mercato, i prezzi ed il tempo compongono spesso le variabili fondamentali da tenere sempre in considerazione.
Se il mercato si trova in una situazione di trend rialzista, l’obiettivo dell’analista diventa quello di cavalcare il mercato con posizioni rialziste. Nel gergo comune degli operatori di settore si usa la frase:
“Comprare la forza”
In questo caso ogni segnale di forza rialzista diventa un segnale per comprare, invece ogni storno dei prezzi diventa un possibile punto vantaggioso per entrare a mercato aumentando le posizioni verso la forza.
Questo tipo di operatività si chiama Pyramiding che punta a mediare in utile cavalcando quello che è il trend ovvero la forza attuale del mercato.
Esiste anche una tecnica contraria ovvero quella dell’andare contro trend, in gergo “mediare in perdita”, un tipo di operatività molto utilizzata da trader che fanno uso delle tecniche di Mean Reverting.
Nel caso in cui il mercato si presenta congestionato, ovvero senza una direzionalità forte, l’analista tecnico tende a comprare la debolezza e vendere sulla forza, in seguito alla formazione di un canale laterale.
Se la fase di congestione del mercato va a lungo avanti nel tempo, questo tipo di operatività può essere molto vantaggiosa, mentre nel caso in cui forti volumi rompono la congestione per ridare direzionalità al mercato si accuseranno delle perdite.
Per comprendere meglio cos’è un supporto dinamico bisogna introdurre il concetto di trend e successivamente di trend line. Nel prossimo post si tratteranno i relativi concetti.
Le immagini dei grafici di questo post, sono state realizzati con la piattaforma ProRealTime.
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Buon lavoro,
– Ivan
P.S. Ho impiegato diverse ore a scrivere questo articolo al fine di condividere informazioni realmente rilevanti per te. Se hai apprezzato il mio sforzo ti chiedo il favore di condividerlo con i tuoi amici e parenti. E non ti dimenticare di di iscriverti alla lettera del lunedì, in modo tale da avere gratis il mio corso di trading ed investimenti. Grazie!
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