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In questo post ti voglio parlare del Trading con la deviazione standard, e di come la deviazione standard può essere utile per implementare la tua attività di trading sui mercati finanziari.
La chiave di lettura di questo blog sta nel fatto che il miglioramento personale e quello finanziario non possono fare altro che andare di pari passo. Ovvero se viene a mancare uno non può crescere l’altro e viceversa.
Io sono Ivan ed in questo post ti voglio parlare del trading con la deviazione standard, ovvero di cosa è questo strumento e di come può essere utilizzato per migliorare il tuo trading ei tuoi investimenti sui mercati finanziari.
Io non sono il tuo guru, sia chiaro che le mie intenzioni scrivendo questo blog non sono quelle di mettermi su un palcoscenico, parlando in modo del tutto autoreferenziale di quanto sono bravo e quindi del perché mi dovresti seguire. No, qui condivido le mie conoscenze ed esperienze con te, poi le cose le possiamo fare insieme.
Detto e capito questo credo che possiamo andare avanti con questo post sul blog, dove andremo a rispondere alla domanda:
Che cos’è la deviazione standard e come può essere utile per applicazioni nel trading online?

Iniziamo!
Deviazione standard definizione
La deviazione standard è una misura statistica, che punta a misurare la dispersione di un campione di dati rispetto alla sua media. Questa misura statistica viene calcolata come la radice quadrata della varianza, determinando la deviazione di ciascun punto del campione di dati rispetto al valore centrale definito dalla media.
Quindi se su un grafico i valori della deviazione standard risultano essere più lontani dalla loro media, allora avremo una deviazione standard di un valore maggiore, di conseguenza più lontani saranno i valori dalla loro media più grande risulterà essere la deviazione standard.
Di seguito una lista con i punti chiave per comprendere il funzionamento e le possibilità di utilizzo di questo strumento:
- La deviazione standard misura la dispersione di un campione di dati rispetto alla sua media.
- Per il calcolo viene utilizzata la radice quadrata della varianza.
- In finanza e più in generale nel trading e negli investimenti, la deviazione standard viene spesso utilizzata come indice di rischio e quindi della relativa volatilità di un asset.
- L’aspetto negativo della deviazione standard, è quello che calcola la dispersione dei dati (quindi la volatilità) a prescindere dal fatto che essa sia negativa o positiva. Quindi i valori della deviazione saranno elevati, sia in caso di volatilità short che le per sovra performance long.
Per comprendere meglio l’applicazione della deviazione standard in finanza, bisogna prima di tutto essere a conoscenza che è una misura statistica. Questa misura statistica se applicata al tasso di rendimento annuo di un investimento, mette in luce la volatilità storica dell’andamento dell’asset messo sotto analisi.
Di conseguenza maggiore sarà la deviazione standard del titolo messo sotto esame, maggiore sarà la sua varianza tra il prezzo e la sua media, allora la fascia di oscillazione dei prezzi tra la media e la distribuzione degli stessi sarà più ampia.
Per fare un esempio immediato, un titolo molto volatile come una cripto valuta in generale avrà una deviazione standard superiore ad un titolo azionario blue chip.
Di conseguenza ci saranno differenze importanti anche per quanto riguarda la volatilità, perché il cuore pulsante della deviazione standard punta proprio alla misurazione della volatilità.
Formula matematica
Quando si studia uno strumento di natura statistica, è sempre utile conoscere il contenuto della formula matematica contenuta nello strumento stesso. Di seguito la formula matematica della Ds:

Dove:
xi = Valore della ith nel punto del campione dei dati
x = Il valore medio del campione dei dati
n = Il numero del dato nel campione dei dati
Ora cerchiamo di analizzare quanto detto. La deviazione standard viene calcolata in questo modo:
Il valore medio viene calcolato andando prima a sommare tutti i punti dei dati del campione, per poi essere diviso per il numero di dati presenti nel campione stesso.
La varianza per ciascun punto dati viene calcolata sottraendo la media dal valore del punto dati. Ognuno di questi valori viene elevato al quadrato ed i loro risultati vengono sommati, seguendo le logiche della sommatoria.
Il risultato di questo procedimento viene poi diviso per il numero dei dati del campione meno 1.
Al risultato della varianza viene quindi applicata la radice quadrata, il risultato fornisce la deviazione standard del campione dei dati.
Come si usa Deviazione Standard
La deviazione standard risulta essere uno strumento di analisi particolarmente utile nelle strategie di investimento o di trading, in quanto permette di monitorare la volatilità del mercato o dei singoli titoli, essendo la volatilità un fattore ciclico e quindi più prevedibile rispetto ad altri aspetti del mercato, questo indicatore può essere utile anche per fare previsioni sulla direzione futura dei prezzi.
Se andiamo ad analizzare un fondo indicizzato, quindi un fondo d’investimento che punta a replicare un indice benchmark, è probabile che la lettura della volatilità con la deviazione standard risulti essere più bassa perché l’obiettivo di questo tipo di fondo è appunto quello di replicare l’indice del mercato di riferimento.
Quindi in modo opposto, un fondo d’investimento le cui intenzioni sono quelle di sovra performare il mercato, offrirà una lettura della volatilità e quindi della deviazione standard più elevata rispetto al suo cugino meno aggressivo.
Tuttavia bisogna tenere in considerazione il fatto che una deviazione standard inferiore non è necessariamente preferibile ad una più alta.
Infatti questo è un dato che deve essere messo in relazione alle intenzioni di investimento che vengono portate a termine dal fondo stesso, sta alla propensione al rischio del singolo investitore adeguarsi all’aggressività del rischio in base ai propri obiettivi di investimento personali.
Come appena detto, nell’affrontare l’entità della deviazione della volatilità nei loro portafogli, gli investitori dovrebbero considerare la loro tolleranza al rischio e i loro obiettivi di investimento in generale.
Gli investitori più aggressivi si possono sentire più a proprio agio con una strategia di investimento che opta a titoli con una volatilità superiore alla media, mentre gli investitori più prudenti possono essere più in comfort con titoli meno volatili.
In questa danza della volatilità bisogna sempre ricordare che ogni rendimento è direttamente collegato al rischio, in generale un portafoglio più aggressivo e quindi più rischioso può fornire dei rendimenti più alti come perdite più elevate. L’esatto contrario è valido per i portafogli meno rischiosi e quindi meno volatili.
Detto questo possiamo tranquillamente dire che la deviazione standard è una delle principali misure di rischio utilizzate da analisti, dai gestori di portafoglio e dai consulenti finanziari. Infatti in fondi d’investimento indicano la deviazione standard dei loro prodotti d’investimento e dei loro fondi.
Una grande dispersione della volatilità, indica quanto il rendimento del fondo si discosti dai rendimenti normali attesi dal mercato generale. Poiché questa misura statistica risulta essere di facile comprensione, viene indicata dai gestori e dai consulenti ai clienti che si presentano come investitori.
Deviazione standard e varianza
La varianza viene ricavata facendo la media dei dati del campione, sottraendo la media da ciascun dato individualmente, elevando al quadrato ciascuno di questi risultati e quindi rendendo un’altra media di questi quadrati.
La deviazione standard è la radice quadrata della varianza.
La varianza aiuta a determinare la dimensione della diffusione dei dati rispetto al valore medio. Man mano che la varianza aumenta, si verificano più variazioni nei valori dei dati e potrebbe esserci un divario maggiore tra un valore dei dati e l’altro.
Se i valori dei dati sono tutti vicini tra loro, la varianza sarà minore. Tuttavia, questo è più difficile da cogliere rispetto alla deviazione standard perché le varianze rappresentano un risultato al quadrato che potrebbe non essere espresso in modo significativo sullo stesso grafico del campione di dati originale.
Le deviazioni standard sono più facili da immaginare ed applicare. La deviazione standard è espressa nella stessa unità di misura dei dati, il che non è necessariamente il caso della varianza.
Utilizzando la deviazione standard, gli statistici possono determinare se i dati rientrano una curva normale o un’altra relazione matematica.
Se i dati si comportano in una curva normale, il 68% dei punti dati rientrerà in una deviazione standard (gaussiana) ovvero 1 deviazione standard dal punto medio.
Variazioni maggiori faranno in modo che più punti dei dati non rientrino nella prima deviazione standard, mentre variazioni minori producono più dati vicini alla media.

Uno dei difetti principali della deviazione standard, è che può essere molto influenzata dagli eventi estremi, i cosiddetti eventi di coda o cigni neri. Ovvero tutti quegli eventi che anche se raramente, si verificano ogni un certo tot di tempo sui mercati finanziari.
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Esempi per il Trading
Nel grafico di seguito si può vedere l’indicatore della deviazione standard applicata al trading:

Nel grafico sopra si può osservare l’andamento del prezzo del bitcoin, con l’applicazione nella parte inferiore del grafico dell’indicatore della Deviazione Standard.
Nello specifico si può notare come l’indicatore risponda bene agli aumenti repentini di volatilità, ovvero quando le variazioni di prezzo diventano più importanti anche il valore dell’indicatore tende ad aumentare.
Tuttavia ci sono degli accorgimenti che bisogna tenere in considerazione per migliorare drasticamente la qualità delle analisi.
Nello specifico bisogna studiare gli aumenti di valore dell’indicatore, in relazione agli scostamenti importanti di prezzo sia per le sotto performance che per le sovra performance. Nel prossimo grafico andiamo ad analizzare proprio questo aspetto:

Nel grafico sopra si può notare come il valore della deviazione standard, aumenta sia nei casi in cui l’esplosione della volatilità risulta essere sul lato long che sul lato short. Di conseguenza questo tipo di indicatore per come è costruito non può dare particolari informazioni riguardo la direzionalità dei prezzi.
Ma allo stesso modo, essendo la volatilità un elemento ciclico del mercato, può offrire utili informazioni riguardo appunto la ciclicità della vola.
Infatti dopo un periodo di tempo in cui il mercato si è mosso con poca volatilità, avremo ottimi presupposti per aspettarsi un movimento repentino e molto volatile. Ci sono poche cose che possono essere previste sul mercato, a mio avviso la volatilità è una di quelle.
Deviazione standard e prevedibilità dei mercati
Arrivati a questo punto già sento la tua voce nella mia testa che dice “Ok Ivan, tutto molto bello e professionale, ma cosa ci posso fare con questa roba?”. O meglio:
“Possiamo sfruttare la prevedibilità della volatilità per costruire una strategia di trading?“
La mia risposta è certo che sì, la volatilità è uno dei degli elementi del mercato più facilmente prevedibili dato che si alterna in cicli di compressione ed espansione. Non a caso esistono diverse strategie che si basano esattamente su questo, come la squeeze di Bollinger giusto per fare un esempio.
Ma quello che ti devo dire è che per costruire una strategia completa di trading non ti basterà la deviazione standard come indicatore, ma sono necessari tutta una serie di altri elementi.
Ora questo post sul blog non è di certo la sede giusta per spiegare una strategia di trading completa, però se spulci negli altri titoli del post troverai sicuramente qualcosa che può fare al caso tuo.
Per quanto riguarda questo post sulla deviazione standard e volatilità non andiamo off topic, e concentriamo le attenzioni. Infatti ti voglio presentare l’ATR 🙂
Un altro indicatore per la misurazione della volatilità che già trattato qui sul blog, è l’ATR. Leggi il post per approfondire l’argomento per lo studio della volatilità: Indicatore ATR (Average True Range).
Conclusioni
- La deviazione standard è un indicatore statistico che nel settore del trading viene utilizzato per misurare la volatilità
- Per comprendere bene il concetto di deviazione standard è necessario studiare prima di tutto la curva di distribuzione normale detta anche curva di Gauss
- La volatilità aumenta soprattutto in seguito agli shock di mercato e solitamente risulta essere esplosiva quando il mercato crolla
- Oltre alla deviazione standard esistono diversi indicatori per misurare la volatilità, tra cui quello che ti consiglio è l’ATR
- Trova le informazioni, studia, applica e ripetiti
A tal proposito non posso fare altro che consigliarti un paio di letture necessarie per comprendere e approfondire gli argomenti legati alla deviazione standard e alla volatilità dei mercati finanziari.
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Questo post è dedicato al tuo miglioramento finanziario e al tuo apprendimento delle materie di Trading ed Investimenti, nonché a tutto ciò che riguarda la tecnologia che cambierà il mondo.
Buon lavoro,
– Ivan
P.S. Ho impiegato diverse ore a scrivere questo articolo al fine di condividere informazioni realmente rilevanti per te. Se hai apprezzato il mio sforzo ti chiedo il favore di condividerlo con i tuoi amici e parenti. E non ti dimenticare di di iscriverti alla lettera del lunedì, in modo tale da avere gratis il mio corso di trading ed investimenti. Grazie!
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