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In questo post sul blog ti voglio parlare dell’indicatore Volume Profile. Alla fine di questa guida saprai esattamente cos’è il volume profile, inoltre ti parlerò di una piattaforma dove lo puoi utilizzare gratis sin da subito e parleremo delle principali strategie per fare trading con il volume profile.
Si tratta di un indicatore di cui si parla poco e che in pochi conoscono veramente, quindi se sei abituato a vedere l’indicatore del volume solo sotto il grafico con i classici istogrammi verdi e rossi, preparati a vedere qualcosa di nuovo. Infatti le rappresentazioni dei volumi con il volume profile, vengono plottate in modo verticale accanto al grafico del prezzi.
Grazie alla lettura completa di questo articolo le tue conoscenze riguardo l’argomento saranno superiori alla media motivo per cui avrai un vantaggio su di loro, quindi continuiamo con la formazione di alto livello su DonyTrader.com.
Sono convinto che implementare il volume profile nella tua strategia di trading (se ne hai già una), aumenterà le prestazioni e le performance così come è successo a me. Ok se è tutto chiaro iniziamo subito con la trattazione dell’argomento.

Iniziamo!
Cos’è il Volume Profile

Nell’immagine sopra si può vedere un grafico dell’indice S&P 500 a barre daily, con l’applicazione dell’indicatore volume profile. Il Volume Profile è un indicatore grafico avanzato che mostra il volume totale scambiato su ogni livello di prezzo in modo verticale, in un periodo di tempo predefinito dal trader.
Ma a cosa serve e come può essere utilizzato l’indicatore Volume Profile?
Questo indicatore ha nella sua natura e nella sua costruzione la possibilità di offrire al trader numerose informazioni, tra cui la prima è quella dell’identificazione dei veri livelli di supporto e resistenza basati sui volumi e non sulle classiche supposizioni personali.
Se non sai cosa sono i supporti e le resistenze per il trading allora ti consiglio di leggere anche questo post:
Supporti resistenze: Cosa sono e come tracciano
Parlo di “veri supporti e resistenze” perché ritengo che i metodi classici per individuare questi livelli risultano essere spesso fallaci, infatti la maggior parte dei trader identifica i supporti e le resistenze per mezzo di livelli di prezzo orizzontali, che vengono disegnati spesso a mano seguendo logiche puramente discrezionali.
Il risultato di questa procedura manuale sarà quella di indentificare i massimi e minimi di periodo, per poi tracciare in modo puramente discrezionale una linea orizzontale con la speranza che questa possa fungere da supporto o da resistenza.
Il risultato finale sarà che su 10 trader che tracciano per conto loro i supporti e le resistenze, con molte probabilità ci saranno 10 livelli diversi l’uno dall’altro. Va da se che questo modo di operare non può essere considerato professionale.
Invece con l’utilizzo del volume profile indicator i livelli di supporto e resistenza saranno più oggettivi, in quanto non sono realizzati seguendo la fantasia del trader ma vengono identificati in precisi punti chiave definiti dai cluster volumetrici.
In sostanza una volta definito il time frame di riferimento, quella che per me sarà un area di supporto o di resistenza lo sarà anche per te, perché stiamo cercando entrambi la stessa informazione basata sui livelli di prezzo dove ci sono stati i maggiori punti di scambio in volumi.
Se non sai perché i volumi di scambio sono così importanti per la nostra attività di trading, allora ti consiglio di leggere anche questo post che ho già scritto qui sul blog:
Come fare trading con volumi: Strategia operativa
Come già detto, il volume profile permette di identificare i livelli di supporto e resistenza basati sulla logica dei cluster volumetrici, di conseguenza permette anche di impostare i livelli di stop loss e take profit più logici.
Per logici intendo che se il mercato ha scambiato diversi contratti in una determinata area di prezzo creando un cluster volumetrico, allora questi possono essere utilizzati come target per lo stop loss e take profit. Se per adesso non ti è chiara la strategia operativa con cui mettere in pratica le operazioni, non temere tratteremo tutto nel dettaglio in questo post nel paragrafo dedicato alle strategie.
Ma non saltare subito alla parte delle strategie, perché ti perderesti l’importante parte teorica necessaria a poter comprendere le strategie stesse.
Un’altra ottima caratteristica dell’indicatore volume profile, è quella di permettere il calcolo del fattore rischio rendimento a monte prima ancora di fare l’operazione di trading. Infatti una volta individuato in modo esatto il take profit e lo stop loss, sarà il trader a decidere se l’operazione lo aggrada dal punto di vista del Risk Reward.
Il volume profile identifica i mercati equilibrati o sbilanciati. Cosa che possono fare veramente pochi indicatori in modo così esatto, dato che questa informazione non arriva da particolari calcoli matematici come accade per gli indicatori algoritmici che possono essere fallaci o male interpretati.
I dati che analizza questo indicatore riguardano esclusivamente la quantità di volumi di scambio, in acquisto e in vendita su un determinato livello di prezzo per uno strumento finanziario.
Inoltre come fanno molto indicatori di trend, anche il volume profile puà determinare la forza delle tendenze in atto su uno specifico mercato finanziario.
Costruzione del Volume Profile

Il volume profile viene plottato sul grafico con degli istogrammi orizzontali così come si può vedere nell’immagine sopra, ma nello specifico è composto da:
- Massimo e minimo: Il volume profile intercetta il massimo ed il minimo di periodo o di sessione, in base al tipo di utilizzo che se ne vuole fare. Questo significa che può intercettare e plottare il prezzo massimo e quello minimo di giornata, oppure il prezzo massimo e minimo di periodo nel caso in cui l’analisi viene fatta su più sessioni.
- POC o point of control: Si tratta del livello di prezzo sul quale sono stati scambiati il maggior numero di contratti, di conseguenza è il prezzo al sul quale ci sono stati i volumi maggiori.
- VA o value area: Rappresenta la fascia di prezzo in cui il volume ha scambiato in modo maggiore, tenendo conto di un valore percentuale. Gli utilizzatori vecchia guardia del volume profile utilizzano il 70% come percentuale per individuare la value area, questo significa che la value area contiene il 70% degli scambi volumetrici. Inoltre il 70% è circa il valore della prima deviazione standard su una distribuzione normale.
- Low volume node: Zona a basso volume, ovvero il 30% dei prezzi che cadono al di fuori della value area.
Nell’immagine di seguito inserisco la curva gaussiana. Se non sai cos’è una curva di distribuzione normale e non conosci il concetto di deviazione standard, allora dovresti leggere questo post:
Trading con la deviazione standard

Come puoi vedere dall’immagine della gaussiana, all’interno di +34.1% e -34.1% sono presenti il 68.2% dei casi, per questo motivo la value area del volume profile è uguale al 70% (si tratta di un arrotondamento di 68.2%).
Nel grafico sopra puoi vedere una distribuzione normale perfetta, ei mercati non si muovono mai seguendo una curva di distribuzione normale perfetta, dove il 68.2% dei prezzi dovrebbero essere contenuti all’interno della prima deviazione standard.
I prezzi al di sotto e al di sopra della zona del 70%, ovvero al di fuori della value area, vengono consideri come eccessi ovvero si legge un mercato sbilanciato. Lo sbilanciamento dipende dal fatto che il prezzo del mercato si è allontanato molto dal cosiddetto fair value ottenuto con il volume profile.
Analizzare il prezzo in relazione dei nodi di volume, risulta essere utile soprattutto quando si decide di costruire un contesto intorno alle proprie operazioni di trading. Infatti, i nodi ad alta concentrazione di volume agiscono come dei magneti sul prezzo, in quanto tendono ad attirarlo cercando di farlo rientrare proprio sul nodo.
In modo contrario, le zone con bassi volumi di scambio vengono considerati come zone a “bassa gravità” in quanto il prezzo tende a muoversi velocemente al di fuori di esse, per rientrare verso i nodi di volume. Nella letteratura del volume profile, tutto questo ha senso in quanto le zone a basso volume sono anche a bassa partecipazione e quindi a bassa liquidità.
Il prezzo per definizione va alla ricerca di liquidità per permettere gli scambi che creano movimenti e volatilità. Questa è l’introduzione del volume profile, con i sui componenti fondamentali. Ora è arrivato il momento di approfondire l’argomento.
Indicatore classico del Volume

Nell’immagine sopra un grafico time frame h1 dell’indice S&P 500, con l’applicazione di un comune indicatore di volume. La maggior parte dei trader o degli aspiranti tali, hanno già dimestichezza con il classico indicatore del volume plottato in modo orizzontale sotto il grafico dei prezzi.
Il conteggio dei volumi viene plottato sul grafico su base orizzontale, in base al time frame di riferimento, volumi di scambio crescenti generano istogrammi di colore verde al contrario istogrammi di colore rosso.
In questo post accenno solamente l’indicatore di volume classico di cui ho già parlato qui sul blog, perché ci concentreremo sul volume profile dove i volumi vengono plottati in modo verticale quindi sull’asse y del grafico dei prezzi.
Senza dimenticare che l’indicatore di volume tradizionale rimane sempre uno strumento molto utile e prezioso per il trading.
Volume Profile Fixed

Il volume profile fixed è il metodo più comune utilizzato per questo indicatore, il profile mostra il volume scambiato ad ogni livello di prezzo per un numero di sessioni prestabilite dal trader. In questo caso ho plottato l’indicatore su un grafico a barre Daily dell’S&P 500, ed ho deciso di utilizzare il numero 200.
Essendo quello sopra un grafico a barre giornaliere ovvero che ogni candela rappresenta un giorno di borsa, il valore 200 è all’incirca il numero di sedute borsistiche durante un intero anno. Perché la maggior parte dei mercati finanziari tradizionali sono chiusi il sabato, la domenica ei giorni festivi. Totalizzando in questo modo circa 200 giorni di lavoro effettivo in borsa.
E questo significa che il volume profile fixed settato in questo modo, farà il conteggio dei volumi di scambio per gli ultimi 200 giorni che equivalgono a circa 1 anno di contrattazioni.
Con questo metodo si può scegliere il time frame preferito, ma il numero di candele da analizzare dovrà avere una logica bene precisa. Per esempio quando si utilizza un grafico con barre a 5 minuti si intende fare day trading, quindi risulterà piuttosto inutile analizzare i dati per tutto l’anno precedente.
Per un grafico a 5 minuti potrebbe essere utile analizzare lo stesso giorno di contrattazione o al massimo i 2 giorni precedenti, mentre per un time frame ad un ora potrebbe essere utile analizzare l’ultima settimana effettiva di contrattazioni
Personalmente utilizzo questo metodo di plottare l’indicatore per il trading multiday.
Volumi all’interno della sessione

Il volume profile di sessione, è noto per la sua capacità di leggere le tracce di volume che vengono lasciata durante una sessione di trading. In sostanza in una giornata di trading avvengono degli scambi, in alcuni orari questi scambi sono più imponenti e numerosi mentre in altri meno.
Questo permette di poter analizzare quelle che vengono chiamate “tracce”, che servono a comprendere le intenzioni del mercato. Quindi i grafici con il volume profile, possono essere utilizzati sia per time frame più lunghi in ottica di swing trading, oppure per le operazioni di trading intraday o scalping.
Continua a leggere questo post, perché in seguito quando analizzeremo delle strategie che si basano sul volume profile potremo capire veramente la potenza che c’è dietro questo indicatore. Oggi con la piattaforma tradingview puoi utilizzare delle funzionalità gratuite che ti permettono di impostare l’indicatore su intervalli fissi.
Quando iniziamo a discutere le strategie del profilo di volume e ad esaminare alcune configurazioni di trading, la potenza del volume profile diventerà più evidente.
Definire il significato delle distribuzioni (b e p shape)
La forma della distribuzione del volume profile ti può aiutare a capire sia il trend in atto, che le intenzioni del mercato. Si possono creare diversi tipi di configurazioni per la distribuzione del volume, vediamo insieme quali sono quelle più importanti.
Di seguito ho realizzato dei disegni schematici, per aiutare la comprensione dei diversi tipi di distribuzioni che possono essere letti con il volume profile. Ho già detto che il mercato non distribuisce quasi mai i prezzi ei volumi seguendo una distribuzione normale.
Ma allora come vengono distribuiti questi dati?
In forma non normale, inoltre spesso e volentieri il mercato disegna delle vere proprie b e p in seguito agli scambi volumetrici, vedi l’immagine qui sotto:

Nell’immagine sopra è ancora più semplice capire come è composto un volume profile long, ed un volume profile short. Nello specifico quando il prezzo sale realizzando una candela verde, mentre il volume profile disegna un profilo a b allora il trend long è confermato per quel profilo, perché la forza arriva dal basso verso l’alto e la maggior concentrazione dei volumi è stata eseguita sotto per spingere il prezzo in alto.
Tutto il contrario quando il volume profile disegna un profilo short a forma di p, la maggior parte dei volumi sono concentrati nella parte alta del grafico e il prezzo è stato spinto giù dai volumi dei venditori facendo disegnare al prezzo una candela rossa sul grafico prezzo tempo.
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Ma purtroppo non è sempre così semplice, ed il mercato ci può sorprendere anche quando disegna i profili di volume. Sto parlando delle:
Trappole per tori e orsi

Quando il mercato disegna una candela verde o rosso e il POC si trova nei dintorni del massimo o del minimo, allora siamo di fronte a quella che viene chiamata trappola per tori o per orsi. Il concetto che c’è alla base di questa “trappola” è semplice.
La maggior parte dei volumi non viene scambiata alla base del movimento della candela ma intorno alla chiusura del prezzo, questo significa che la maggior parte dell’attività degli scambi è stata fatta in alto per una candela verde (in basso per una candela rossa).
Quindi nonostante il mercato risulta essere apparentemente in trend, ci possiamo aspettare un rallentamento della forza della direzione, oppure un’inversione di prezzo. Questo può accadere perché un maggior numero di contratti scambiati nei prezzi del massimo o del minimo, possono essere interpretati come uno scarico delle posizioni per un’alleggerimento o per una presa di profitto.
Per questo viene chiamato profilo a trappola. Se avessimo letto il mercato solo con le candele, avremmo visto solo una forte candela direzionale e ci saremmo aspettati una continuazione del trend. Ma il volume profile permette di analizzare delle informazioni che le candele classiche prezzo tempo non permettono.
Profilo neutro

Il mercato può sviluppare durante una sessione di trading anche uno scambio di volumi equo, dove la forza dei compratori e dei venditori si equivale. In questo caso il nostro indicatore volume profile disegnerà un profilo al centro.
Si tratta della distribuzione di volumi che più si avvicina ad una distribuzione normale, quando si sviluppa questo tipo di profilo i trend trader (trader che voglio fare operazioni di trading in direzione del trend principale) tendono a non voler fare operazioni attendendo il prossimo trend.
Mentre i trader che preferiscono la mean reversion (trader che puntano ad un rintracciamento o un ritorno del prezzo dopo un’esplosione di volatilità), fanno i loro trade quando il prezzo si allontana dal poc per poi rientrare sullo stesso.
Insomma due stili di trading completamente diversi, ma nessuno è migliore dell’altro.
Ok ragionare sugli schemi è sempre facile, per questo motivo ho deciso di ampliare ulteriormente questo post con degli esempi reali fatti a grafico su un mercato finanziario reale.
A forma di b con bullish profile (p per bearish profile)

Come si può vedere dall’immagine sopra, quando il POC si trova nella parte bassa del grafico lontano dal prezzo che è salito per chiudere in alto ci troviamo di fronte ad un profilo a forma di b.
Quindi si tratta di una giornata di trading dove il prezzo di chiusura è stato maggiore del prezzo di apertura, ed il prezzo si è allontanato di molto sia dal POC che dalla value area. Questa è una configurazione long.
La stessa cosa ma in modo speculare è valida per una configurazione a p, con mercato ribassista come puoi vedere nell’immagine di seguito:

Ora che hai familiarità con le basi, diamo un’occhiata ad alcune strategie con il volume profile che possono essere utilizzate per migliorare il trading.
Strategia di trading con Volume Profile
Molti trader alle prime armi non risultano essere profittevoli, questo accade o perché fanno trading senza avere nessuna strategia o perché utilizzano dei modelli basati su degli indicatori o su dei pattern senza però riuscire a contestualizzare le loro azioni in un panorama più ampio.
Con l’implementazione del volume profile nelle proprie strategie di trading, si avranno degli ulteriori indizi su cosa sta facendo il mercato, questo si può tradurre con grandi probabilità in un aumento delle performance delle proprie strategie di trading.
Infatti non si devono per forza di cose applicare le strategia previste nella letteratura del trading con il volume profile, ma questo indicatore può essere utilizzato per migliorare le strategie a cui un trader può essere già “affezionato”. Andiamo avanti.
Strategia 1: Rintracciamenti verso il POC

Come già detto, il POC rappresenta il punto sulla distribuzione del volume profile che ha visto il maggior numero di scambi, questo significa che gli operatori sono stati molto attivi su quello specifico livello di prezzo mostrando interesse.
Nell’immagine sopra possiamo vedere un grafico a 5 minuti per lo strumento finanziario DAX 40 (indice azionario tedesco).
Nel giorno di trading precedente si è potuto vedere un aumento dei prezzi del DAX 40, quando accade questo di solito il POC si trova nella parte bassa della distribuzione, a denotare una forza della spinta dei volumi dall’alto verso il basso.
Ma in questo caso il POC si è formato sopra (così come descritto prima quando abbiamo parlato di profili trappola), intorno ai prezzi massimi di giornata. Questo significa che con molte probabilità gli operatori stavano liquidando i loro trade long in prossimità dei massimi e questo significa che il mercato avrebbe potuto reagire facendo scendere i prezzi.
Così è stato, nella sessione attuale il prezzo si è fatto un giro intorno alla zona di volumi del poc, per poi scendere velocemente andando ad intercettare la value area del giorno precedente per poi fermarsi e rintracciare.
In sostanza i nodi ad alto contenuto di volumi come il POC, possono essere utilizzati come aree di prezzo dove il mercato può rintracciare per poi tornare nella direzione del trend dominante. A tal proposito se non sai cos’è un trend, allora ti consiglio di leggere anche questo articolo:
Trading con il trend: Come seguire il mercato
Strategia 2: Rintracciamento sulla Value Area

Come già detto oltre al POC ci sono degli altri livelli di prezzo che sono molto interessanti dal punto di vista volumetrico, tra questi livelli cono la value area superiore e quella inferiore. Questi livelli hanno importanza in funzione della distribuzione normale della curva di Gauss di cui abbiamo già parlato prima.
Infatti in una distribuzione normale dei volumi, circa il 70% degli scambi vengono fatti all’interno della value area superiore e quella inferiore.
Ed anche se il mercato non distribuisce mai i prezzi seguendo una curva normale, l’indicatore del volume profile riesce ad intercettare comunque il 70% degli scambi all’interno della value area superiore e quella inferiore, con le diverse forme (a b a p e trappole) che abbiamo già visto.
Di conseguenza questi diventano degli importanti livelli da monitorare, per indentificare possibili reazioni del prezzo in tali zone.
Nell’immagine sopra possiamo vedere che la sessione di trading del giorno precedente aveva creato una value area inferiore molto vicina al POC.
La strategia a questo punto era quella di attendere un rintracciamento verso la zona di volumi in basso, cercando un rimbalzo e gestendo il rischio rendimento con un fattore 1:2 (così come si può vedere nell’immagine).
In sostanza tutte le due le strategie proposte sono trend following, ovvero si fanno le operazioni di trading a favore del trend principale sul mercato.
Ma con il volume profile, si possono attendere dei rintracciamenti verso dei nodi di volume importanti per il mercato, facendo in modo di migliorare di molto il rapporto rischio rendimento e abbassando drasticamente il rischio per ogni trade.
Inoltre aggiungendo l’informazione del volume letto in questo modo, può aumentare anche la percentuale di trade vincenti utilizzando la propria strategia di trading.
Come avere il Volume Profile Gratis
Devo subito dire che il volume profile è un’indicatore avanzato, e non si trova di default nelle piattaforme di trading di bassa linea.
Tieni presente che la maggior parte delle piattaforme di trading che vengono offerte in modo gratuito dai broker CFD sono limitate da questo punto di vista, anche perché i volumi sui CFD non possono essere letti in modo completo dato che si tratta di mercati derivati dal sottostante principale.
Tuttavia oggi con tradingview puoi aprire un account gratuito e avere alcune versioni del volume profile gratis. Il volume profile completo che è quello offerto dalla piattaforma stessa è un indicatore premium, quindi a pagamento.
Ma cercando nella lista degli indicatori gratuiti che sono quelli programmati dalla community di tradingview, potrai trovare delle versioni che ben si possono adattare alle tue esigenze.
Salendo sopra come categoria di piattaforme troverai tutto a pagamento, anche perché il volume come dato ha bisogno di un abbonamento ad un data feed che fornisce i valori del volume in tempo reale.
Mentre scendendo sotto troverai qualcosa di gratuito, per esempio con la metatrader puoi trovare l’indicatore del volume profile gratis anche se non te lo consiglio. Perché fa impallare spesso il pc e calcola il profilo sulla base dei tiks piuttosto che dei volumi reali.
Una cosa buona la possiamo trovare nella costruzione dell’indicatore per mezzo dei tiks, infatti diverse ricerche hanno dimostrato che c’è una buona correlazione tra il dato del volume e quello dei tiks. Anche se il volume vince sempre per via della “purezza” del dato.
Riassumendo
Il volume profile è un indicatore avanzato che permette di creare delle strategie da zero, oppure di migliorare le strategie già utilizzate dal trader migliorandone le performance.
Si può studiare tutta la teoria di trading esistente al mondo, ma la cosa che farà veramente la differenza sarà sempre l’esperienza diretta sui mercati. Il mercato è il miglior insegnante per imparare il trading finanziario.
Un trader deve avere prima di tutto una strategia, dopo di ché dovrebbe essere sempre a caccia di ulteriori modi per affinare il suo vantaggio statistico che si è costruito sul mercato. Se stai leggendo un post così avanzato sul volume profile, è molto probabile che sei proprio alla ricerca di questo.
Il volume profile è un ottimo indicatore, ma quando parliamo di trading sui mercati finanziari non dobbiamo mai dimenticare che si parla sempre di probabilità e mai di certezze.
Uno dei punti più importanti nell’evoluzione di un trader, si può identificare in quel preciso momento in cui si smette di cercare la configurazione magica, quella che dovrebbe offrire il 100% di possibilità di successo. Non perdere tempo a cercarla, perché semplicemente non esiste.
Leggi il disclaimer in fondo ad ogni pagina di questo sito, per avere le idee più chiare riguardo i rischi che comportano i mercati finanziari.
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Buon lavoro,
– Ivan
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Grazie é molto interessante.
Quale potrebbe essere un broker che invii volume profile?
Ciao Dalmazzo, cercherò di essere quanto più esaustivo possibile con questa risposta. Puoi avere il primo approccio con gli indicatori del volume profile con la piattaforma Tradingview, che è già agganciata a numerosi broker. Lo puoi fare con pochi euro di abbonamento alla piattaforma stessa. Già così puoi iniziare a portare a termine ottime analisi con il volume.
Se la tua intenzione è quella di fare day trading, ti devo dire che la qualità del dato è molto importante. Per cui potrebbe essere molto utile, oltre che utilizzare un buon broker, anche fornirti di un provider di dati di qualità. I dati di alta qualità sono però sempre a pagamento.